Golfo di Gaeta
Ultimo tratto della Riviera di Ulisse
Il Golfo di Gaeta è la parte meridionale della Provincia di Latina, l'ultimo tratto della Riviera di Ulisse, da Sperlonga fino al fiume Garigliano, confine naturale con la Campania.
La costa, bassa e piatta per molti chilometri, diventa qui movimentata in quanto monti Ausoni e Aurunci si affacciano sul mare. Fino a Gaeta la costa è alta e varia e le piccole spiagge, le calette e le piccole baie che si vedono percorrendo la strada Flacca (panoramica), sono una piacevole sorpresa.
La montagna è coperta di macchia mediterranea, a volte un po' brulla, a volte rigogliosa e risplendente, come in primavera, quando le ginestre offrono al sole i loro fiori dorati. Il mare ti accompagna sempre e le Isole Pontine all'orizzonte come sentinelle, vicinissime o appena visibili a seconda del tempo e della stagione. I monti Aurunci si spingono a mare formando la penisola di Gaeta, poi rientrano per far spazio all'ampia insenatura che costituisce il Golfo di Gaeta e, arretrando ancor più, delimitano la pianura del Garigliano.
E' un'area protetta dai venti freddi, e, quindi, il clima è sempre molto mite. La presenza del mare influenza notevolmente anche le zone più interne, addolcendone le temperature: gli inverni sono temperati, le estati fresche, l'escursione termica fra le più basse d'Italia.
A Gaeta, seguono i comuni di Formia, con le sue caratteristiche frazioni collinari, e di Minturno, su una collinetta a dominare le frazioni marine di Scauri e Marina di Minturno, collegate da una spiaggia di fine rena, tra i promontori di Monte d'Oro e Monte d'Argento.
All'interno, arrampicati su piccoli colli o sulle pendici degli Aurunci, antichi centri collinari: Campodimele, Itri, Spigno Saturnia, SS. Cosma e Damiano, Castelforte con la tranquilla stazione di Suio Terme, le cui acque erano conosciute anche dai Romani che le chiamavano "aquae Vescinae".
A due ore di navigazione circa (i tempi si accorciano se si utilizza l'aliscafo) dal porto di Formia, un piccolo gruppo di isole di origine vulcanica, dai colori splendenti e cupi, dalle baie e spiaggette incantevoli, dalle cale nascoste e pittoresche, dal mare splendido e paradiso dei sub.
Il gruppo di Ponza, la più grande, comprende l'isolotto di Gavi, la verde Zannone, che fa parte del Parco Nazionale del Circeo, Palmarola, paradiso per gli uccelli di passo e per quanti amano l'incantevole solitudine del mare e della natura. A sud-est di Ponza, a circa 22 miglia nautiche, Ventotene, tranquilla, splendida nel suo mare, ora riserva naturale protetta, insieme a S. Stefano, con l'ex ergastolo monumentale.
L'ambiente, in tutta l'area descritta, pur nella varietà costituita dalla mutevolezza del paesaggio e dei luoghi, è, in gran parte, ancora intatto e semplice; alterna aree urbanizzate ed altre in cui la natura ha mantenuto la suggestione delle cose ancora integre. Gli abitanti sono cordiali ed ospitali e legati alla terra e a tradizioni che affondano nella notte dei tempi e riaffiorano in manifestazioni dal sapore antico e contadino.